SICP 11.0 (L’undicesimo Consiglio Direttivo)

GIANPAOLO FORTINI

Presidente SICP (Società Italiana di Cure Palliative)

Pervenuto il 25 febbraio 2025.

Riassunto. Il presente e il futuro immediato delle cure palliative sono definiti da un’agenda serrata 2025-2028 che coincide con l’inizio e la fine di questo mandato SICP, l’undicesimo appunto nella storia della società scientifica. Questa fase estremamente delicata impone come obiettivo condiviso una collaborazione attiva con istituzioni, professionisti e società civile che SICP intende rafforzare con tutte le energie a disposizione e anche con nuove. È volontà forte di questo consiglio direttivo innovare, in ambito formativo, organizzativo interno e di ricerca; ma anche di grandi novità in tema di comunicazione e di condivisione dei processi di approfondimento che riguardano l’intera comunità.

Parole chiave. Innovazione, progresso, futuro, reti di cure palliative, governace.

SICP 11.0 (The eleventh Board of directors)

Summary. The present and immediate future of palliative care are defined by a tight (2025-2028) agenda which coincides with the beginning and end of this SICP mandate, the eleventh in the history of scientific society. This extremely delicate phase imposes as a shared objective an active collaboration with institutions, professionals and civil society which SICP intends to strengthen with all the energies available and also with new ones. It is the strong will of this board of directors to innovate in the training, internal organizational and research fields; but also of great news in terms of communication and sharing of in-depth processes that concern the entire community.

Key words. Innovation, progress, future, palliative care network, governance

A novembre 2024 è stato rinnovato il Consiglio Direttivo della nostra società scientifica. Quello composto da Danila Valenti, Giuseppe Intravaia, Marta De Angelis, Pierina Lazzarin, Tommaso Fusaro, Filippo Canzani, Giovanni Poles e Flavio Fusco, oltre al sottoscritto, è l’undicesimo governo di SICP, con mandato 2025-2028 ed è segnato nel suo inizio e nel suo termine da due scadenze di vitale importanza per le cure palliative. Con il 2025 si concluderà il processo di accreditamento delle Reti di cure palliative avviato dall’Accordo n. 118/CSR/2020, mentre il 2028 sarà l’anno entro il quale la l. n. 197/2022 ha impegnato le regioni a potenziare le cure palliative per il soddisfacimento del 90% del bisogno. Quest’ultimo obiettivo sta indubbiamente generando una forte spinta verso lo sviluppo delle reti, eppure il rischio è che questa spinta sia destinata ad esaurirsi col raggiungimento stesso dell’obiettivo e che si assista ad un progressivo disinvestimento da parte dei programmatori regionali, sino all’arresto dello sviluppo della nostra disciplina. Questa è una fase delicatissima ed è imperativo presidiarla in tutti i modi possibili, perché le scadenze del 2025 e del 2028 potrebbero avere invece un impatto positivo e duraturo sulle politiche sanitarie future in diversi modi:

impiego efficiente delle risorse: di nuovo investimento o attraverso operazioni di integrazione di Servizi e professionisti sotto il governo delle Reti di cure palliative;

formazione e aggiornamento professionale: per i professionisti della salute, garantendo che siano adeguatamente preparati a fornire cure palliative di qualità;

coinvolgimento delle persone malate delle loro associazioni: promuovendo una sanità più centrata sulla persona, co-progettando i modelli.

Per un efficientamento delle Reti locali è essenziale promuovere una collaborazione attiva tra le istituzioni, i professionisti della salute e le organizzazioni della società civile perché solo attraverso un approccio integrato e multidisciplinare potremo assicurarci che il potenziamento delle cure palliative non sia solo un obiettivo formale, ma si traduca in concreti miglioramenti per le persone malate e le loro famiglie. In questo senso la sinergia con le Scuole di Specialità in Medicina e Cure Palliative contiene un potenziale infinito.

Per quanto riguarda il Congresso Nazionale 2025, vogliamo che il XXXII Congresso sia di Tutti e di Tutte. È massimo lo sforzo di creare il giusto equilibrio armonico tra qualità tecnico-scientifica (che vogliamo elevatissima e con qualche contributo da figure di spicco internazionale) e massima presenza e co-progettazione di voci e volti nuovi. È prevista una considerevole partecipazione di Federazione Cure Palliative. Tutto il Congresso sarà strutturato in questo modo, in equilibrio virtuoso tra queste due componenti. La struttura del congresso sarà snellita, con aggregazioni tematiche e spazi di approfondimento dinamico. Il gruppo dei referee è stato ampliato con una consistente componente proveniente e selezionata dai territori regionali. È previsto uno spazio in plenaria per la presentazione dei migliori progetti di ricerca e lavori presentati tra gli abstract e molte altre novità che prevedono un coinvolgimento sempre più forte di giovani ricercatori e delle migliori esperienze del territorio nazionale.

Oltre al Congresso, una delle principali novità di SICP 11.0 sarà la convocazione con cadenza semestrale degli Stati Generali delle Cure Palliative, che immaginiamo come spazio aperto e condiviso, appuntamento costante utile al confronto scientifico e culturale, necessario ad una visione a lungo termine e comune. Il primo appuntamento è fissato per l’11 marzo 2025. Verranno presentati: lo stato dell’arte della disciplina, la nuova architettura societaria a cui stiamo lavorando, la ricerca e la formazione. Abbiamo dedicato questi primi tre mesi di mandato a riorganizzare la struttura interna della società scientifica in base ai criteri di efficienza e pluralismo. Sono stati costituiti sei comitati: Comunicazione, Affari Istituzionali, Questioni Etiche, Cure Palliative Pediatriche, Digital Transformation, Ricerca e Formazione, coordinati da un nucleo di governance e contenenti al loro interno diverse commissioni operative che lavoreranno su progetti condivisi e integrati.

Per quanto riguarda la Comunicazione, l’intero processo è in una fase di revisione, con l’obiettivo, attraverso un investimento su professionisti del settore, di rafforzare la presenza delle cure palliative e di SICP nei media, definire un posizionamento strategico, contribuire alla crescita della comunità e della sua identità, favorire un dibattito culturale e scientifico che sia basato su un linguaggio comprensibile e onesto rispetto alla complessità dei nostri temi.

La SICP è consapevole che i bisogni di salute dei cittadini stanno mutando per ciò che riguarda le condizioni socioeconomiche, demografiche, culturali. Per far fronte a questa nuova domanda di salute occorre ripensare i modelli erogativi sino ad ora immaginati ed è necessario agire una medicina che sia di prossimità, accessibile, equa e sostenibile ma, nel contempo, capace di rispondere alla complessità di questo bisogno. A fronte di una normativa assolutamente favorevole, ad oggi in Italia le Reti di cure palliative sono una realtà ancora per molti versi incompiuta, mentre i percorsi clinico-assistenziali di presa in carico si trovano ad essere sempre più “compressi” verso il fine vita. La SICP deve quindi elaborare strategie integrate, basate su formazione, ricerca, interlocuzione istituzionale e comunicazione, coinvolgendo governi, istituzioni sanitarie, società scientifiche, mondo accademico e terzo settore.

Conflitto di interessi: l’autore dichiara l’assenza di conflitto di interessi.