Un nuovo documento SICP-FCP:
ruolo delle cure palliative durante una pandemia

LUCIANO ORSI

Medico palliativista, Vicepresidente SICP.

Questo nuovo documento, stilato dal gruppo di lavoro misto (SICP: Gino Gobber-coordinatore, Raffaella Antonione, Luciano Orsi, Carlo Peruselli, Massimo Pizzuto; FCP: Luca Moroni-coordinatore, Stefania Bastianello, Marta De Angelis, Antonio Campo, Elena Castelli) e approvato nel mese di ottobre da entrambi i Consigli Direttivi della Società Italiana di Cure Palliative e da Federazione Cure Palliative, è centrato sul ruolo delle cure palliative nelle emergenze pandemiche e, in senso lato, nelle emergenze umanitarie. Queste ultime comprendono tutte quelle situazioni (disastri naturali, immigrazioni, incidenti di massa, eccetera) in cui i bisogni sanitari, anche palliativi, aumentano rapidamente mettendo sotto stress i sistemi sanitari. In particolare, il documento, trattando prevalentemente delle pandemie e facendo espresso riferimento alle esperienze internazionali e italiane nell’emergenza pandemica COVID-19, si propone come un contributo finalizzato alla definizione di un piano pandemico per la gestione dell’emergenza COVID-19.

Il documento, avvalendosi anche di una ricca bibliografia, vuole mettere in luce un tema che, fino all’emergenza pandemica in corso, era stato negletto perché considerato molto settoriale, di bassa frequenza e periferico essendo legato a epidemie che poco hanno coinvolto il mondo occidentale come la SARS, la MERS, Ebola, ecc.

La brutalità con cui il COVID-19 si è abbattuto in quasi tutti i Paesi del mondo, fra cui l’Italia che in alcune regioni ne ha patito profondamente, ha invece mostrato come le cure palliative possano e debbano intervenire per lenire le intense sofferenze sia dei malati avviati verso la terminalità sia di quelli che guariscono.

Il documento, facendo riferimento anche all’ampia letteratura presente sul sito SICP (www.sicp.it/la-questione-del-momento-epidemia-sars-cov-2/), approfondisce il ruolo che le cure palliative hanno rivestito nel mondo e in Italia nella cura dei malati COVID-19. Ruolo che si è principalmente espletato nella attività di consulenza ospedaliera o territoriale, nella gestione diretta di hospice COVID-19-dedicati o neo-reparti end-of-life COVID-19-dedicati, nel supporto al triage, nell’attuazione di una formazione sul campo di colleghi privi di competenze palliativistiche, nella prosecuzione o attivazione di assistenze domiciliari palliative su malati COVID-19 e non COVID-19. Le aree di maggiore impegno sono state il controllo dei sintomi, la formazione e la comunicazione con malati e familiari, resa particolarmente difficoltosa dalle necessarie misure di distanziamento fisico.

Il documento sviluppa poi i temi di maggior interesse per le cure palliative indicando gli elementi essenziali del loro intervento nella gestione della pandemia: preparazione anticipata di kit di cure palliative, dotazioni organiche dei servizi di cure palliative e formazione palliativa degli altri sanitari, allestimento di reparti dedicati al fine vita o conversione di parte degli hospice ai malati COVID-19, definizione di procedure per il controllo delle sofferenze, sedazione palliativa per sintomi refrattari, supporto alla comunicazione in condizioni di isolamento del malati e dei familiari, equità nell’accesso alle cure palliative e non.

Il documento termina con la formulazione di sintetiche raccomandazioni per sollecitare l’inclusione delle cure palliative nei Piani pandemici nazionali e regionali riprendendo i suddetti elementi essenziali e precisandone gli aspetti applicativi.